Sullo scaffale di un supermercato o dietro al bancone di un bar l’etichetta dona il primo impatto alnostro prodotto. Come scegliere il perfetto su cui stampare la propria etichetta? Le superfici, gli effetti visivi e tattili dei materiali sono in grado di comunicare sensazioni diverse, anche se non ce ne accorgiamo un rapido sguardo basta per rivelare l’identità del prodotto.
La progettazione grafica è strettamente correlata alla scelta del materiale. Prima ancora di pensare al materiale da utilizzare è necessario decidere dimensione, identità visiva e grafica dell’etichetta: qui possiamo lasciare grande spazio alla creatività e sicuramente lo studio grafico a cui ti sei rivolto saprà consigliarti al meglio in questa fase.
Per una grafica semplice e lineare potrebbe essere perfetto un materiale come una carta vergata o una carta martellata, che solitamente i nostri clienti scelgono poi di impreziosire con lavorazioni come una lamina a caldo o una serigrafia lucida.
Altri effetti interessanti si possono invece creare giocando con la grafica e la stampa digitale su materiali metallizzati.
Questi materiali nascono lisci e argentati e stampandoli con una semplice quadricromia si possono creare effetti metallici e cangianti contenendo i costi di stampa.
Importante è anche tenere a mente il messaggio che si vuole trasmettere: per esempio materiali plastici bianchi o trasparenti sono l’ideale per prodotti legati al mondo del beauty e della cosmesi.
Un altro aspetto di cui dobbiamo tener conto è la sensazione tattile dell’etichetta. Diversi materiali aiutano a trasmettere la vera anima del prodotto: carta liscia o irregolare? Dipende. Se si tratta di un prodotto i cui valori rimandano ad un mondo legato alla tradizione e all’esperienza sicuramente la carta vergata è l’ideale: una texture irregolare a rilievo capace di trasmette eleganza ma anche un’antica idea di artigianalità.
Un materiale come il polipropilene, liscio al tatto, è più indicato invece per progetti che richiamano all’innovazione e al moderno.
La scelta di un materiale deve tener conto anche delle condizioni in cui il prodotto verrà stoccato e la superficie sulla quale dovrà agire l’adesivo.
In commercio esistono moltissimi adesivi indicati per ogni tipo di applicazione.
Molti materiali enologici, per esempio, sono studiati in modo da rendere l’etichetta resistente se immersa nel secchiello del ghiaccio; mentre esistono tipologie di carta patinata con adesivi strong che resistono a temperature che vanno da -40°C a +70°C.
E’ importante pensare a tutto il percorso che compie il prodotto, dalla nascita al suo smaltimento, così da scegliere il materiale giusto con il giusto adesivo in modo da garantire la permanenza dell’etichetta senza rischiare che si stacchi o si perda.
Abbiamo analizzato i tre principali punti sui quali soffermarci per fare la scelta del materiale giusto per il nostro prodotto, ora non ti resta liberare la creatività e scegliere il materiale più adatto alle tue esigenze!
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